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Articolazione della caviglia

L'articolazione della caviglia è composta dalla troclea astragalica e dal mortaio tibio-peronale che alla troclea astragalica si giustappone, coprendone gran parte della superficie.

La troclea ha forma di parte di un tronco di cono che si allarga anteriormente in modo che gli assi laterali formino tra loro un angolo di circa 5°.

In stazione eretta le linee di forza che scendono dalle ginocchia ed attraversano le caviglie cadono all'incirca centrate sulle trochee astragaliche, determinando una tendenza al valgismo in modo simile a quanto accade per il ginocchio.

TROCLEA ASTRAGALICA DI ASTRAGALO DESTRO

MECCANISMO DELL'ARGANO

MECCANISMO DELL'ARGANO

Il piede rigido antigravitario resta determinato dall'estensione dell'aponeurose plantare tra le metatarso falangee ed il tricipite della sura.
A = Aponeurosi plantare detesa in fase di contatto
B = Aponeurosi plantare tesa in fase propulsiva

Nell'appoggio monopodalico il baricentro deve cadere all'interno del triangolo d'appoggio del piede e l'equilibrio è determinato dalla contrazione alterna dei muscoli inversori ed eversori.

Durante la deambulazione sulle punte, la caviglia ed il piede formano una leva di secondo grado nella quale il punto di appoggio è dato dal contatto dei matatarsi e delle falangi con il suolo, la resistenza si estrinseca a livello della caviglia e la potenza è determinata dai muscoli flessori plantari. Si realizza il cosiddetto meccanismo dell'argano. Si può calcolare che le forze intrinseche agenti sul piede equivalgono a tre, quattro volte il peso del corpo.