Articolazione dell'anca

L'articolazione dell'anca è formata dalla testa del femore e dall'acetabolo.

Nella stazione eretta bipodalica il peso del tronco si trasmette verticalmente, con una uguale distribuzione sulle anche, colonne di sostegno della pelvi.

Nella stazione eretta monopodalica, invece, il centro di gravità si sposta verso il lato opposto a quello di appoggio e l'anca costituisce il fulcro di una leva sulla quale la forza di gravità del corpo agisce in un punto tre volte più lontano dal fulcro stesso. In questo caso la sollecitazione meccanica aumenta notevolmente e i muscoli abduttori devono esercitare una forza tre volte maggiore di quella del corpo per mantenere la pelvi orizzontale: ne consegue che il peso che agisce sull'articolazione è quattro volte il peso del corpo.

In deambulazione intervengono i muscoli medio-gluteo e ileopsoas costituendo la coppia di stabilizzazione -propulsione.

Quando esiste una buona congruenza articolare il carico si distribuisce uniformemente su una superficie estesa. Al contrario, quando sono presenti, per esempio, un valgismo dell'anca o un sublussazione della testa del femore, l'appoggio non si verifica su tutta la superficie articolare ma si concentra in prossimità del tetto cotiloideo e la pressione per cm2 è notevolmente più elevata.

In deambulazione, flessione, estensione, abduzione, adduzione e rotazione si realizzano grazie all'articolazione coxo-femorale.