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Cinematica

La locomozione bipodalica è una delle caratteristiche che differenzia l'uomo dal resto del regno animale e, più che un processo innato, sembra essere un processo appreso.

CICLO DELLA DEAMBULAZIONE

Già alla fine degli anni '60 illustri specialisti hanno studiato la deambulazione del bambino durante la creascita e hanno osservato che il tipo di marcia che un individuo effettua in et… adulta si raggiunge tra i 7 e i 9 anni: prima di questa età il bambino sperimenta il proprio sistema neuromuscoloscheletrico, codifica gli spostamenti che hanno luogo nelle diverse parti del corpo, fino a realizzare il controllo nervoso.

Essendo la deambulazione un processo che ogni individuo apprende, non è strano che ciascuno sviluppi questo processo con delle caratteristiche proprie. Queste caratteristiche sono determinate da molteplici fattori, tra le quali la lunghezza delle varie parti del corpo, la massa di ciascuno di essi, etc.

Tuttavia, osservando la deambulazione in individui diversi possiamo notare, prescindendo dalle caratteristiche personali, alcuni elementi comuni che consentono di tracciare la carta d'identità di una normale deambulazione.

Nel primo appoggio doppio entrambi i piedi sono a contatto con il suolo: quando uno inizia il contatto con il tallone l'altro, prossimo a sollevarsi, si appoggia sulla testa del primo metatarso e sul primo dito.

Nel primo appoggio unilaterale il piede che prima poggiava solo sull'alluce, si è sollevato e inizia l'oscillazione. Il peso del corpo, quindi, ricade su un arto soltanto. Questo perodo di oscillazione è normalmente indicato come "passo della verticale" e diviso in due fasi, a seconda che la gamba sollevata si trovi posteriormente o anteriormente rispetto al baricentro del corpo.

Nel secondo appoggio doppio il piede, che nel primo appoggio doppio si sollevava adesso poggia il tallone, terminando la fase di oscillazione. L'altro piede è appoggiato sull'alluce e inizia a sollevarsi.

Il secondo appoggio unilaterale è simmetrico al primo, con le posizioni dei piedi invertite: quello che prima stava oscillando adesso è in appoggio e viceversa.

Inoltre si parla di doppio appoggio posteriore o di impulso a seconda che il piede preso come riferimento sia in posizione posteriore: in tale posizione il piede controlaterale si trova appoggiato sulla sua parte anteriore ed imprime al corpo un'accelerazione in avanti .

Si parla infine di doppio appoggio anteriore o di freno quando il piede preso come riferimento si trova in posizione anteriore; in questa posizione il piede controlaterale risulta appoggiato sul tallone e frena l'accelerazione in avanti.