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Mal di schiena

Il nostro organismo reagisce al terreno piano creando una iperlordosi lombare. Questa iperlordosi può interessare tutto il tratto lombare (caso classico di iperlordosi lombare) o concentrarsi sull'articolazione formata tra l'ultima vertebra lombare e la prima sacrale (caso definito "erroneamente" come scomparsa della lordosi lombare). Attore principale di questo meccanismo è il potente muscolo ileo-psoas.

L'iperlordosi lombare viene compensata in diversi modi, in base a vari parametri fra cui sicuramente il corredo genetico, sia nel tratto dorsale e cervicale (inclusa articolazione temporo-mandibolare e dentatura) sia negli arti inferiori. Queste compensazioni altro non sono che "forzature" che il nostro cervello è costretto a chiedere a muscoli, tendini, legamenti, capsule articolari, articolazioni, nervi ecc., al fine di ottenere una postura il più possibile stabile su un terreno a noi non congeniale.

Per questo motivo, la maggior parte della popolazione, presenta alterazioni posturali in grado di generare dolori e disfunzioni ad arti superiori e spalle (talvolta generare periartrite, epicondilite, tunnel carpale ecc.), schiena e bacino (cefalea, cervicalgia, dorsalgia, lombalgia, lombo-sciatalgia, ecc.) e arti inferiori (coxalgia, gonalgia, metatarsalgia, alluce valgo, ecc.).

La scoliosi comune, in vario grado, alla quasi totalità della popolazione, comporta una rotazione delle vertebre che, a sua volta, causa un rimpicciolimento del foro di coniugazione il quale, in taluni casi, provoca l'irritazione del nervo spinale che lo attraversa (è questo, ad es., il caso di molte false ernie al disco, sindromi del tunnel carpale, epicondiliti ecc.).

Il tacco aumenta l'iperlordosi lombare in maniera direttamente proporzionale alla sua altezza, determinando così un peggioramento posturale; scarpe con tacco alto e a punta (che improgiona in maniera innaturale l'avampiede che invece dovrebbe essere libero per svolgere correttamente la sua funzione) contribuiscono notevolmente a generare problematiche muscolo-scheletriche e circolatorie a base posturale.

Caso n. 1

Donna 25 anni con spondilolistesi multipla che riferiva mal di schiena e cervicalgie continui

  

 

Caso n. 2

Lombalgia in un soggetto maschio di anni 55 con retrolistesi L5 - S1.

La persona viene trattata con tutori secondo il metodo BAE a Febbraio 2004. Al primo controllo nel mese di maggio del 2004 riferisce completa risoluzione delle algie del rachide.

 

Conclusioni:

Il controllo posturale "Biomeccanico Antropometrico Ergonomico" e la successiva riabilitazione "Ergonomico Posturale" hanno consentito un recupero di equilibrio tale da annullare la sintomatologia dolorosa. Il sistema resta tuttavia instabile e la compensazione non potrà essere minimizzata fino a quando l'apparato stomatognatico non sarà in equilibrio.

Caso n. 3

Scoliosi con algie del rachide in un soggetto femmina di anni 17.

(Indossava regolarmente da 1 anno un busto ortopedico tipo Milwaukee senza risultato)

  

Non si è ancora iniziata la verifica dell'apparato stomatognatico.

Caso n. 5

Caso di ipertrofia masseterica e scoliosi in un soggetto maschio di anni 19.

 

Caso n. 6

Pancia gonfia dovuta ad infiammazione del tratto lombo-sacrale del rachide in un soggetto femmina di anni 8

Caso n. 7

Leggera scoliosi in un soggetto maschio di anni 12.

Caso n. 8

Leggera scoliosi in un soggetto femmina di anni 10.

Risultati dopo 60gg.

Caso n. 9

Leggera scoliosi in un soggetto femmina di anni 6.

Caso n. 10

Piede cavo congenito e scoliosi in un soggetto femmina di anni 11.

Caso n. 11

Scoliosi in un soggetto femmina di anni 12.

(Il soggetto presenta un apparecchio ortodontico al momento della prima valutazione)

Caso n. 12

Scoliosi e alterazione del viso in un soggetto femmina di anni 16.

(Trattamento realizzato col metodo BAE è stato limitato al momento del rilievo fotografico solo ai tutori plantari e calzature ergonomiche personalizzate)

Caso n. 13

Scoliosi e alterazione del viso in un soggetto femmina di anni 11.

Caso n. 14

Scoliosi e inversione della curva di lordosi cervicali in un soggetto femmina di anni 17.

Caso n. 15

Dolori alla schiena e grande gibbo cervicale in un soggetto femmina.

(Trattamento solo con tutori podalici)

Caso 16

Lombalgia in un soggetto femmina di anni 32.

 

Il soggetto è stato trattato solo nella parte podalica. La regressione del dolore è avvenuta entro i 30 giorni.